di Antonio G. Tucci
con Lorenza Sorino
aiuto regia e disegno luci Arturo Scognamiglio
scene e costumi di Antonella Spelozzo
regia di Antonio G. Tucci
Nell’autunno del 1943 la grande Storia giunse nella città di Ortona con il volto della guerra portando via tante vite, sconvolgendo la serena esistenza della piccola città dell’Adriatico e costringendo i suoi abitanti a ricominciare da capo con quel poco che si potè salvare o nascondere dal disastro.
Una città, Ortona, che non può dimenticare perchè la memoria impedisca che in futuro possa ripetersi, qui o altrove, la stessa tragedia.
Ci siamo avvalsi delle voci, delle parole, delle immagini… abbiamo indagato sui silenzi e sugli oblii delle storie personali della guerra e del tempo di guerra per trovare un luogo di relazione, di dialogo e di partecipazione che superi il semplice coinvolgimento emotivo per costruire un’identità collettiva della memoria.
Un racconto della Città alla Città. Scaglie , frammenti che emergono attraverso monologhi, onde di parole che vanno a costituire la memoria della tragedia. Lontani da ogni retorica, con l’intento di indagare i sentimenti e le ragioni dell’uomo, racconteremo la paura, il dolore, la delusione, la speranza e, soprattutto, la grande forza d’animo degli ortonesi del 1943, nonostante le condizioni costantemente precarie con cui hanno vissuto quei giorni.
I ricordi sono quelli di: Esterina Jarlori, Roberto Jarlori, Adriano Di Luzio