Il lavoro che resta (2009)

con Alessandra Angelucci
scene di Antonella Spelozzo
scrittura scenica e regia Antonio G. Tucci.

Partire dall’innocenza. Ritrovare il cuore nudo della parola, la necessità di una oralità rielaborata e rivissuta in termini di contemporaneità. C’è il bisogno di storie “vere”, storie private che ambiscono a diventare storie “esemplari”, in cui la gente possa identificarsi. Ecco quindi una drammaturgia che nasce da un incontro, quello avvenuto nell’estate del 2008, di un gruppo di attori con gli anziani contadini, gli operai, i disoccupati, i giovani interinali, le donne lavoratrici di San Salvo, Cupello e Lentella, nel sud dell’Abruzzo. Conoscere com'era un tempo il lavoro e com'è oggi. Ascoltare le loro storie o storie di altri. Così da confrontare passato e presente per capire, per ricordare, per riflettere. E poi mettere in scena il lavoro, con i suoi fatti sanguinosi di tragedia di popolo e di singoli esseri umani, per suscitare un’intensa e ritmata narrazione, simbolica e realistica al tempo stesso, evocativa e concreta, possibilmente vera. Un’operetta magica e popolare, uno spettacolo tenero e leggero nel quale il gran circo del mondo sognato, possibile, è colpito a morte da un presente fatto di un altrove perenne, segnato da una diversità, una scissione... Tra i frammenti di vita quotidiana, che sono le piccole storie di vita vissuta da una comunità che non ha avuto una grande storia, affiora la coscienza inquieta di oggi a restituire, comunque, lo sgomento di un percorso di speranza e di fiducia che sollecita a indignarsi, reagire, testimoniare.

Disponibile il Video dello spettacolo____________________________IMMAGINI

Indice Produzioni

> Il lavoro che resta

> dietro il sole, la Giulietta _di Shakespeare in studio


> Isole

> Mille papaveri rossi

> InQuiete, le parole

> sii gentile, abbi coraggio
_per Anna Frank


> ...da santa Bbastijene a _sanda Lucijje

> A'mmare, storia di due __pescatori

> Brif, Bruf ...Braf !
_Teatro Ragazzi